VIA DELLA SCONSOLATA
ANAGRAFE IN CRISI D’IDENTITA’
“Con la carta d’identità scaduta e in fila all’anagrafe dall’alba”: lettera di un torinese al sindaco Lo Russo
L’odissea di Jerome Bohui Gohoure, che ha scritto al primo cittadino e all’assessore Tresso: “Pensino a una soluzione, magari a una proroga con un timbro fino al giorno dell’appuntamento”
Prigionieri della burocrazia, senza documento di identità. E’ questa la condizione di Jerome e di migliaia di torinesi che, con la carta d’identità scaduta, non riescono a rinnovarla in nessun modo. I tempi d’attesa per un appuntamento ufficiale rimangono lunghissimi, 5 o 6 mesi.
In coda da prima dell’alba
Le lunghe file che si formano ogni mattina, o meglio ogni notte, fuori dalla sede centrale dell’Anagrafe in via della Consolata, sono formate da persone che, senza appuntamento, provano in ogni modo a rinnovare il proprio documento. Un’odissea non da poco, come raccontato da Jerome Bohui Gohoure: “Sono arrivato alle 6.45 e ho scritto il mio nome sul foglio che i cittadini autogestiscono per stabilire le priorità in coda: ero il numero 62”.
“Peccato che – prosegue il torinese – i vigili arrivati mezz’ora dopo ci abbiano comunicato di aver ricevuto l’ordine di far passare solo trenta persone al giorno senza appuntamento“.
Tagliato fuori da servizi pubblici e privati
Una convocazione per rinnovare la carta d’identità il signor Gohoure l’avrebbe anche: 13 aprile 2022, appuntamento prenotato il 15 ottobre scorso. Peccato che il documento sia scaduto il 12 dicembre e che senza di quello il cittadino sia tagliato fuori da servizi pubblici, privati, uffici postali e banche.
Lettera a Lo Russo e Tresso
Da questo disagio, l’idea di scrivere una lettera al sindaco Stefano Lo Russo e all’assessore competente, Francesco Tresso: “Non sarebbe possibile per le persone che hanno l’appuntamento, prorogare la validità della carta d’identità almeno fino alla data dell’appuntamento fissato?“.