LA FELICITA’ DI LEGGERE
Bianca Casale ci parla di La felicità del lupo
ROMANZO DI PAOLO COGNETTI
«Silvia rise. E di cosa sa gennaio? Di cosa sapeva gennaio? Fumo di stufa. Prati secchi e gelati in attesa della neve. Il corpo nudo di una ragazza dopo una lunga solitudine. Sapeva di miracolo». ..
ASCOLTA LA RECENSIONE DI BIANCA CASALE: lupo_2022_06_25_MP3
biografia di Paolo Cognetti:
Nato a Milano nel 1978, ha studiato matematica all’Università degli Studi di Milano prima di cambiare strada e diplomarsi, nel 1999, alla Civica Scuola di Cinema di Milano. Nel decennio
successivo si è dedicato alla realizzazione di documentari a carattere sociale, politico e letterario.
Come scrittore ha esordito nel 2003 con il racconto Fare ordine, vincitore del Premio Subway-Letteratura e inserito l’anno successivo all’interno dell’antologia La qualità dell’aria, curata da Nicola Lagioia e Christian Raimo. Negli anni seguenti ha pubblicato tre raccolte di racconti: Manuale per ragazze di successo (2004), Una cosa piccola che sta per
esplodere (2007) e Sofia si veste sempre di nero (2012). Del 2014 è A pesca nelle pozze più profonde, una meditazione sull’arte di scrivere racconti ispirata ai maestri americani della forma breve come Ernest Hemingway, Raymond Carver, Grace Paley, Alice Munro.
Nel 2009 ha vinto il premio Lo Straniero, riconoscimento attribuito dalla rivista Lo Straniero diretta da Goffredo Fofi ad artisti, saggisti, operatori, iniziative culturali e sociali di particolare spessore e generosità, con la seguente motivazione: “Paolo Cognetti, milanese, è tra i giovani scrittori italiani (ha da poco superato i trent’anni) uno dei più attenti a sentire e
narrare il disagio delle nuove generazioni e gli anni difficili dell’adolescenza di questi anni, di fronte a un contesto di incerta sostanza e di sicurezza precaria. È anche autore di documentari e inchieste sulla giovane letteratura statunitense, ma sono le sue raccolte di racconti ad aver
convinto del suo talento e del suo rigore, e della sua moralità di scrittore vero“.
Ha frequentato New York per diversi anni tra il 2004 e il 2016. Dopo una serie di documentari sulla letteratura americana (Scrivere/New York, 2004) ha pubblicato nel 2010 New York è una finestra senza tende, seguito nel 2014 da Tutte le mie preghiere guardano verso ovest,
due guide personali alla città di New York. Nel 2015 ha curato l’antologia New York Stories, una raccolta di racconti newyorkesi dei grandi scrittori del Novecento.
L’altro luogo di Cognetti è la montagna, in particolare la Valle d’Aosta, dove ha trascorso le estati d’infanzia ed è tornato a vivere dopo i trent’anni. Dai suoi primi eremitaggi è nato un diario, Il ragazzo selvatico, del 2013. Nel 2016 è uscito il suo primo romanzo: Le otto montagne, venduto in 30 paesi ancor prima della pubblicazione, con il quale si è aggiudicato il Premio Strega 2017, il Prix Médicis étranger, l’English Pen Translates Award, il Premio Itas e il Grand Prize del Banff
Mountain Book Competition. Nel 2018 ha pubblicato Senza mai arrivare in cima, racconto di viaggio basato sulla sua esperienza nelle montagne dell’Himalaya, e nel 2021 il romanzo La felicità del lupo, che sancisce la svolta “ad alta quota” della narrativa di Cognetti. Lo stesso anno, proseguendo il racconto dei propri maestri letterari, ha curato per Ponte alle Grazie L’Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi scelte e raccontate da Paolo Cognetti.
Dal 2017 ha organizzato, con l’associazione culturale Gli urogalli, tre edizioni (2017-2018-2019) de “Il richiamo della foresta”, festival di arte, libri e musica in montagna, intorno al terzo fine settimana di luglio, a 1800 m s.l.m. a Estoul, la frazione di Brusson (Aosta) dove abita. Sempre a Estoul ha costruito e gestisce un rifugio culturale. (da Wikipedia)