I bugiardini di Giulia Pont

IL TEATRO DI GIULIA PONT: TI LASCIO PERCHE’ HO FINITO L’OSSITOCINA

Ti lascio perché tu meriti di più.

Ti lascio perché ti amo troppo.

Ti lascio perché ho bisogno di stare da solo.

Ti lascio perché non voglio farti soffrire.

Ti lascio perché ho altre priorità.

Ti lascio perché voglio imparare a suonare l’ukulele…

Giulia-Pont-Ossitocina


La fine di una storia d’amore è uno degli eventi più comuni e traumatici della vita di ognuno. Un dramma che spesso si riempie di risvolti comici, talvolta assurdi. Giulia tenterà di guarire il suo mal d’amore sperimentando in maniera folle il potere terapeutico del teatro: il pubblico diventerà il suo terapeuta.
Una chiacchierata spassosa e coinvolgente dove pensieri, emozioni, disastrose manovre di riavvicinamento e improbabili consigli di parenti e amici s’intrecciano. Un gioco divertente, commovente e catartico.

BIOGRAFIA

Giulia Pont trascorre l’infanzia e l’adolescenza cercando sé stessa, senza trovarsi. Poi, raggiunta la maggiore età, dichiara ai genitori: “Fatevene una ragione, io nella vita farò l’attrice”. Per mamma e papà è un brutto colpo. Si laurea in Dams Teatro (2010) e si diploma presso l’Atelier Teatro Fisico di Torino (2011) diretto da Philip Radice. Si forma con maestri quali Eugenio Allegri, Jean Meningue, Philippe Hottier, Rita Pelusio, Laura Curino, Andrè Casaca, Carlo Boso e altri. Non solo interpreta ma inizia a scrivere, perché scrivendo può giocare a trasformare gli incidenti della vita in storie divertenti e catartiche. Nel marzo del 2012 Ti lascio perché ho finito l’ossitocina, il primo spettacolo di cui è autrice oltre che interprete, si classifica primo al concorso di monologhi UNO di Firenze e nel 2013 partecipa, con grande successo di pubblico, al Torino Fringe Festival. Lo spettacolo ha fatto più di un centinaio di repliche in tutta Italia. Giulia lavora anche in diversi spettacoli della compagnia Action Theatre in English, diretta da Rupert Raison, ed entra nel cast de “Il medico per forza” di Molière, prodotto da Mulino ad Arte. Nel 2016 torna a studiare e consegue il diploma presso il corso di perfezionamento per attori Shakespeare School, diretto da Jurij Ferrini e con maestri quali lo stesso Ferrini, Cristina Pezzoli, Valerio Binasco, Marco Lorenzi, Alessandra Frabetti e altri. Nel 2018 Giulia viene scelta da Tino Sehgal come performer di alcune delle sue opere per OGR e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. A marzo debutta, nella rassegna Il cielo su Torino del Teatro Stabile di Torino, lo spettacolo Effetti indesiderati anche gravi, scritto dalla stessa Pont (che ne è anche interprete) e da Corrado Trione. In scena con lei Lorenzo De Iacovo. Sempre nello stesso anno scrive Non tutto il male viene per nuocere, ma questo sì di cui affida la regia a Carla Carucci. Lo spettacolo è attualmente in programmazione in diversi teatri d’Italia. Ancora nello stesso anno fonda, insieme ad altri 23 colleghi, la compagnia Crack24. Mamma e papà, a seguito di un lungo percorso di crescita interiore, sono finalmente sereni e approvano la scelta di vita della figlia. Talvolta, addirittura, la seguono in tournèe e lavorano come addetti alla comunicazione invitando agli spettacoli zii e cugini di ogni grado e regione!

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