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Novembre 2023

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Messaggio appello del dott. Aiyed

L’associazione Fonti di Pace ha diffuso questo messaggio-appello del dott. Aiyed, medico palestinese impegnato nel progetto di Fonti di Pace a Gaza. Il messaggio video parla dal campo profughi di Jabalia, bombardato in modo indiscriminato per ben due volte dall’esercito israeliano, con oltre 400 morti, molti dei quali bambini. Il dott. Aiyed parla della situazione sanitaria ormai insostenibile… È la descrizione di una vera ecatombe che avviene sotto gli occhi del mondo intero…

CESSARE IL FUOCO E FERMARE IL MASSACRO DEI CIVILI A GAZA

2 novembre 2023, ore 20.30 Fiaccolata per la pace da piazza Arbarello a piazza Castello

La Scuola per la pace partecipa alla fiaccolata del 2 novembre a Torino per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza, in Cisgiordania e in Israele.

La priorità assoluta è oggi uscire dalla spirale della violenza. Una spirale che, come ha detto il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, non inizia con i massacri del 7 ottobre, su cui un’inchiesta internazionale dovrà fare luce sulle tante zone d’ombra, perché: “Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e piagata dalla violenza; la loro economia è soffocata; la loro gente venne sfollata e le loro case demolite. Le loro speranze per una soluzione politica alla loro situazione sono svanite. Ma le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese” (Consiglio di sicurezza del ONU, New York, 24 ottobre 2023).

Per fermare l’inaccettabile massacro di civili palestinesi da parte dello stato di Israele, che viola qualsiasi diritto umanitario e di guerra, per dare giustizia vera alle vittime civili innocenti del massacro del 7 ottobre, la strada è una sola: cessare il fuoco, rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU, ritiro dai territori occupati.

Per una drammatica e violenta distorsione della storia, al momento ci sono uno stato e un popolo che godono di diritti civili e politici e un popolo senza stato che non gode né di diritti politici né di diritti civili e che è in una condizione di dominio coloniale. La soluzione politica deve essere trovata attraverso il rispetto della legalità internazionale e delle risoluzioni ONU che garantiscono i confini del 1967, il ritorno dei rifugiati nelle loro terre, l’illegalità della costruzione dei muri a Gaza e in Cisgiordania, complessi, ma necessari passaggi che rappresentano la condizione per avviare la pacificazione tra i due popoli.

La scuola per la pace sostiene tutte le forme di pacificazione e di trattativa e si colloca idealmente accanto a tutte le esperienze di civile convivenza tra ebrei e palestinesi al di là degli steccati religiosi, razziali e nazionalistici. Se Palestina e Israele vogliono avere un futuro devono ascoltare le voci migliori dei loro popoli. Purtroppo constatiamo che gli Stati Uniti, l’Unione europea e l’Italia, con le loro posizioni, alimentano il conflitto e si schierano, direttamente, con la politica di odio e violenza del governo Netanyahu e, per questa via, alimentano, indirettamente, le posizioni di odio e intolleranza di Hamas.

Per tali ragioni la Scuola per la pace Torino ritiene la fiaccolata del 2 novembre 2023 un momento importante per fare crescere la protesta e la proposta pacifista. Dobbiamo fare molto di più di fronte alla gravità delle violazioni del diritto internazionale che sono all’origine del conflitto e che oggi, nella distruzione di Gaza, stanno raggiungendo livelli di disumanità inaccettabili.

Fermare le bombe su Gaza! Cessate il fuoco immediato! Rispetto del diritto internazionale, abbattere i muri, fine dell’occupazione israeliana  dei territori occupati palestinesi! Giustizia per i crimini del 7 ottobre e per tutti i crimini commessi durante  l’occupazione illegale dei territori occupati! La pace è possibile solo attraverso il riconoscimento reciproco e il compromesso!

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