LO STRILLO GENNAIO

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NON BASTAVA LA MULTA

Perquisizioni e sequestri al centro sociale Askatasuna di Torino, area chiusa al traffico

Sequestrati impianti audio e altro materiale utilizzati per feste e altre iniziative non autorizzate, tra cui il concerto in strada del 15 ottobre 2022, che aveva già portato una multa agli attivisti del centro

Dall’alba di oggi, giovedì 26 gennaio 2023, è stata tenuta una maxi-perquisizione nel centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita a Torino. Sono stati eseguiti sequestri di impianti audio e altro materiale che, secondo gli investigatori della Digos, sarebbero stati utilizzati per feste e altre iniziative non autorizzate, tra cui il concerto in strada del 15 ottobre 2022, che aveva già portato una multa agli attivisti del centro in quanto tenutosi nonostante la diffida della questura. In un frigorifero sono stati trovati cibi scaduti che sarebbero stati serviti ai frequentatori del posto e anche questi sono stati sequestrati. L’area antistante Askatasuna è stata chiusa al traffico e i mezzi pubblici sono stati deviati. Le operazioni, a cui hanno partecipato polizia e guardia di finanza, si sono concluse prima delle 9. (dal sito Torino Today)

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Un appello alla comunità internazionale e alle missioni estere in Turchia: osservare il processo di Kobanî il 7-9 febbraio

DAL SITO ANBAMED NOTIZIE DAL SUD EST DEL MEDITERRANEO

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ECCO IL VIDEO:

Il 9 gennaio davanti al Tribunale di Torino si è svolta la conferenza stampa di PaP e PRC sulla grave situazione di Alfredo Cospito, anarchico sottoposto al 41 bis

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche: gruppi di cittadinanza attiva, Cambiare Rotta  (associazione di studenti), Mamme in Piazza per la libertà di dissenso.
Non presenti nel video in fondo all’articolo gli anarchici della FAI, intervenuti al microfono e Sinistra Anticapitalista con l’intervento di Adriano Alessandria.

Sono stati toccati molti aspetti denunciati come di grave criticità del sistema penale italiano. Tutti hanno sottolineato la sproporzione della pena per Cospito, gli aspetti impliciti di incostituzionalità nella gestione dei detenuti – la Costituzione pone l’accento sull’aspetto rieducativo della pena – è stata chiesta l’abrogazione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo.

Sono stati denunciati gli aspetti repressivi nei confronti dell’attivismo politico portato avanti dalla cittadinanza attiva, la durezza dei procedimenti penali della Procura di Torino a carico degli studenti e dei NoTav.

Questa mattina si è svolta in Tribunale l’udienza davanti al GUP di 11 tra gli studenti coinvolti nei fatti della manifestazione del 18 febbraio. Udienza alla quale non hanno partecipato i 4 studenti che per 7 mesi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari – la cui posizione è stata stralciata da quella degli altri ragazzi – che non beneficeranno dell’udienza preliminare di garanzia.

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Don Gallo racconta.mp4 – YouTube

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LA SCUOLA PER LA PACE

Appello per una mobilitazione permanente

Con orrore e raccapriccio, noi che insegniamo nelle scuole i valori della Costituzione e del ripudio della guerra, così netto e fermo nell’articolo 11 della nostra Carta, assistiamo all’azione scomposta degli agitatori di odio e violenza cui si contrappone lo sgomento degli operatori di pace. Negli occhi delle ragazze e dei ragazzi cogliamo smarrimento e un muto rimprovero: cosa sta succedendo, dove stiamo andando, che cosa fate voi adulti? Ragazze e ragazzi, cittadine e cittadini sono soli. Ciascuno con le proprie paure e le proprie difficoltà: i prezzi che salgono, la fatica di fare la spesa, le bollette che rincarano, il timore di un inverno che il frastuono ossessivo dei mezzi di comunicazione annuncia terribile. Con orrore e raccapriccio, registriamo che le maggiori forze politiche del Paese non rappresentano il sentimento e l’angoscia di coloro che in Italia non vogliono la guerra. In questa solitudine, dobbiamo prendere atto che la situazione è drammatica. Non amiamo alzare i toni, non abbiamo nulla da guadagnare dal seminare emozioni fuori controllo. Sappiamo che l’uso delle parole corrette è la base di una comunicazione sana. È con questa meditata e dolorosa consapevolezza che siamo costretti a dire: la guerra mondiale si avvicina, non è uno scherzo, è un evento che ha, oggi, nell’autunno del 2022, un’alta probabilità di accadere. L’impensabile potrebbe irrompere nel nostro quotidiano. Questa sensazione ci spaventa. Conosciamo i mezzi per alleviare l’angoscia: non ci pensiamo, facciamo tutto come prima, ci ripetiamo che non potrà mai accadere, che alla fine ce la caveremo. Spesso funziona, ha funzionato in passato. Ma questa volta funzionerà? No, questa volta soltanto la nostra presa di coscienza, il riconoscerci in pericolo, la scelta per la pace, l’azione comune e diretta di tutti coloro che con forza ripudiano la guerra, soltanto questo ci potrà salvare. Forti e potenti sono quelli che vogliono la guerra. Hanno eserciti, giornali, televisioni, industrie e banche. Ma non hanno ragioni e dalle loro parole trapelano avidità e delirio di onnipotenza. Indifesi/e e dispersi/e siamo noi che vogliamo la pace. Siamo consapevoli che dopo un conflitto nucleare non ci saranno né vincitori né vinti, siamo convinti che la pace si costruisca aprendo un dialogo con l’altro, facendo tacere missili e cannoni. Non abbiamo nessuno alle nostre spalle; possediamo però le ragioni della mente e del cuore. Dobbiamo quindi divenire forti e uniti/e per dare una speranza concreta alla pace. Per questo chiamiamo a una mobilitazione spontanea, che parta dalla scuola, dai posti di lavoro e che coinvolga sempre più persone. Individuiamo un’unica richiesta possibile: un immediato cessate il fuoco tra le parti e l’avvio di negoziati. Vogliamo che questa richiesta sia posta a tutte le istanze democratiche del paese: ai sindaci, alle regioni, al governo. Non ci fermeremo fino a quando la nostra pressione sarà così forte da portare l’Italia a ripudiare la guerra in corso e farsi protagonista nella ricerca della composizione del conflitto.

FIRMIAMO E DIFFONDIAMO L’APPELLO mandando una mail lascuolaperlapace@gmail.com

Firme aggiornate sul blog: https://scuolaperlapace.noblogs.org

Tutti i sabati dalle ore 11 Presidio per la pace in piazza Carignano a Torino

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https://radiopoderosa.org/anbamed-gennaio-2023/

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