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LO STRILLO FEBBRAIO

Strage di migranti in Calabria

Comunicato ARCI

Crotone: 60 morti, tanti dispersi, ancora vittime del cinismo dei governi

Ancora morti. Ancora vittime del cinismo dei governi che, senza alcuna vergogna, continuano ad impegnarsi per impedire alle persone di mettersi in salvo, anziché provare a salvarle e a sottrarle ai rischi connessi alle fughe via mare, all’attraversamento delle frontiere con mezzi fatiscenti e totalmente inadatti.

Il pensiero e il cordoglio dell’Arci nazionale e di Arci Calabria va innanzitutto alle vittime e alle loro famiglie.

Esprimiamo tutto lo sdegno e la rabbia per chi in questi anni si è solo occupato di criminalizzare l’immigrazione e coloro che operano per salvare le persone che attraversano il mare per fuggire da guerre e persecuzioni.

Se queste persone avessero potuto scegliere vie legali e sicure garantite dai governi per attraversare le frontiere, non si sarebbero rivolte a chi organizza questi viaggi pericolosi. Se avessero potuto avere un visto e prendere un aereo non sarebbero morte. Se ci fosse stato un programma di ricerca e salvataggio europeo, forse si sarebbero potute salvare.

Gli scafisti, categoria prodotta direttamente per interessi elettorali da governi e partiti xenofobi, non potrebbero fare affari se i governi, a partire dal nostro, non mettessero direttamente la vita di migliaia di persone nelle loro mani, con atti legislativi e con scelte politiche come l’ultimo decreto anti ONG.

Qualcuno prima o poi chiederà conto di quanti lucrano elettoralmente sull’immigrazione, criminalizzandola e causando le tragedie cui siamo costretti ad assistere.

La nostra sorella Radio Barrio è a Cutro dove sono morte persone, civiltà e umanità

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Comunicato stampa

In Calabria ennesima strage annunciata.

Cresce in continuazione il numero delle vittime nell’ennesimo naufragio di richiedenti asilo, questa volta al largo delle coste del crotonese. Una nave proveniente dalla Turchia a cui l’UE continua a dare miliardo di euro per fermare profughi. Era lecito aspettarsi che dopo il sisma che ha causato in Siria e Turchia milioni di sfollati, l’Unione Europea e il governo italiano si attivassero per garantire vie di fuga e che lungo le coste joniche venissero predisposti interventi di salvataggio. Ma l’interesse di questo governo, come di quelli che lo hanno preceduto, è fermo alle operazioni di propaganda sanzionatoria contro le ong, peraltro assenti in quel tratto di mare, guai a pensare alle vite che si perdono. Questa strage di innocenti che si è verificata non appena il decreto Piantedosi è stato convertito in legge è la orrida dimostrazione di cosa significhi diminuire le azioni di soccorso. Ci sarà un giudice capace di portare alla sbarra chi, con tali leggi, annienta l’umanità e provoca crimini?

Ma poniamo una domanda alla coscienza di tutte e tutti: perché possiamo spendere miliardi e subire una crisi economica per fare la guerra è chiudiamo le porte a chi fugge da povertà e guerra?

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione di Rifondazione Comunista

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Dichiarazione di Francesca Frediani

Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte

Condivido la preoccupazione espressa in un comunicato dai genitori degli studenti del Liceo Einstein. La chiusura al dialogo da parte della dirigenza dell’istituto e la preannunciata intenzione di punire i protagonisti dell’occupazione con il 6 in condotta rappresentano un segnale preoccupante.
I giovani hanno tutto il diritto di pensare, sviluppare idee, fare proposte, alzare la voce se si sentono inascoltati, battere i pugni sul tavolo, anche commettere errori. La scuola dovrebbe essere un luogo di sperimentazione, approfondimento e confronto, a volte anche aspro ma sempre produttivo e capace di sviluppare il pensiero critico. L’adozione di un atteggiamento punitivo rappresenta invece un elemento di chiusura che rischia di complicare le relazioni e rendere il contesto educativo difficoltoso.
I ragazzi sono parte fondamentale della nostra società, hanno in mano il futuro. O almeno dovrebbero averlo.

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💥 Ecco la locandina ufficiale dello sciopero per il clima del 3 MARZO 💥

🌍 Manca poco più di una settimana al global strike e noi siamo carichissimə!

📣 Ancora una volta scenderemo in piazza per chiedere azioni urgenti contro la crisi climatica e rivendicare il nostro diritto ad avere un futuro.

🌊 Unisciti anche tu alla marea, la nostra voce non può più essere ignorata!

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IL GIORNO DOPO LA VITTORIA

Video di Emergency

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PARLIAMO DI NON AUTOSUFFICIENZA MERCOLEDI’ 1 MARZO ORE 21.00

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LA PRESSIONE AUMENTA, LA RISPOSTA E’ UNA SOLA!

A questo punto il disegno dell’azienda appare sempre più chiaro!
Oltre ad avere comandato altri due sabati in straordinario sulla 500 Bev
ed altri sei giorni di cassa integrazione a marzo sulla Maserati, l’azienda
ha ulteriormente aumentato il numero delle auto prodotte a turno.
L’obiettivo può essere uno solo, arrivare poco alla volta al limite della
sopportabilità e della tollerabilità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Evidenziamo all’azienda che questo genere di comportamento mette
sotto pressione i lavoratori e se questa pressione non trova uno
“sfogo” con le soluzioni che continuiamo da mesi a proporre può solo
portare all’esplosione incontrollata del malcontento, DI CUI STELLANTIS E’ E SARA’ L’UNICA RESPONSABILE!!!
Alle lavoratrici ed ai lavoratori invece diciamo che l’adesione agli scioperi
dei sabati comandati stanno registrando un’adesione sempre crescente,
tanto che l’ultimo sabato si è registrata una perdita produttiva
importante, nonostante i soliti reclutamenti massicci da parte
dell’azienda, quindi sempre di più dobbiamo rifiutarci di venire il sabato!
Se la pressione aumenta la nostra risposta può essere solo
una e sempre più determinata!

PER I SABATI 25 FEBBRAIO e 4 MARZO PROCLAMIAMO LO
SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO!

RSA FIOM CGIL MIRAFIORI CARROZZERIA

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Condanniamo con forza l’aggressione squadrista avvenuta di fronte al liceo Michelangiolo di Firenze, dove alcuni studenti sono stati brutalmente assaliti dai militanti di Azione Studentesca, organizzazione legata all’area dell’estrema destra che ruota attorno a Fratelli d’Italia. Questo attacco violento è inaccettabile e raccapricciante, e rappresenta solo uno dei tanti casi di repressione generale delle lotte studentesche e non, che sta accadendo nel nostro Paese.

Le immagini circolate in rete mostrano la violenza dell’estrema destra che non può e non deve essere ignorata.

L’unica risposta alla violenza fascista è l’antifascismo sancito nella nostra Costituzione, come hanno dimostrato i giovani studenti e le studentesse alla guida del corteo antifascista a Firenze dopo l’aggressione.

È ora che tutti i partiti prendano formalmente le distanze dalle organizzazioni che si riconoscono nell’ideologia e nei metodi fascisti, e che le istituzioni assumano una posizione forte e decisa per non lasciare spazio a queste organizzazioni nel nostro Paese. Non possiamo permettere che il fascismo si radichi e si diffonda, e dobbiamo lavorare insieme per fermarlo.

Sono fortunati questi studenti ad avere una dirigente scolastica che rispetta e applica la Costituzione antifascista

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GIORNATE INTERNAZIONALI CONTRO LA GUERRA FEBBRIO 2023

A UN ANNO DALL’INIZIO DELLA GUERRA

TW-cessate-la-guerra-Roma-mar-2022-b-2048x1024-1-1Il Portale di Europe For PeaceEurope for Peace è una piattaforma di reti e associazioni che si sono unite per condividere e promuovere la mobilitazione e le iniziative per la pace.
Il Comitato PromotoreConferenza stampa lunedì 20 in Campidoglio sulle mobilitazioni in Italia e in EuropaConferenza stampa di Europe for Peace lunedì 20 ore 11 in Campidoglio per illustrare la mobilitazione in Italia e in Europa ad un anno dall’invasione russa per chiedere la riapertura di negoziati di pace per l’Ucraina.
Roma, fiaccolata il 25 con Landini e Riccardi
Fiaccolata finale di Europe for Peace a Roma ai Fori Imperiali con intervento del segretario generale della Cgil e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ore 17 e 30-19 e 30.


A Perugia: una settimana di presidi prima della Marcia Perugia Assisi in notturna
In preparazione della Marcia Perugia-Assisi in notturna, a Perugia una settimana di presidi di mobilitazione per la pace dal 17 febbraio.


A Firenze: corteo regionale sui lungarni
Lettera del Presidente nazionale ANPI agli iscritti: “Per fermare il treno della follia e della morte che sta correndo a tutta velocità verso l’autodistruzione, l’impegno più immediato è per il 24 febbraio e per i due giorni successivi.


A Bologna: una grande mobilitazione con il cardinal Zuppi, il sindaco Lepore e Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!
A Bologna presidio in piazza Maggiore con flash mob a partire dalle ore 18 di venerdì 24 febbraio. Alle 19 in piazza Nettuno interventi di Zuppi, Lepore e Marcon.

A Milano: convegno e cena di solidarietà per gli obiettori alla guerra russi e ucraini
A Milano convegno su un anno di guerra in Ucraina al Centro internazionale di quartiere di Porto di Mare a partire dalle 18 e 30 di sabato 25 febbraio e a seguire cena di solidarietà con gli obiettori russi e ucraini.Costruiamo insieme la nostra Europa per la pace
24 Febbraio 2022 – 24 Febbraio 2023.
Un anno di guerra è troppo!

Edizione speciale della Marcia per la pace Perugia-Assisi

24 febbraio 2023: in cammino di notte contro tutte le guerre.

Una edizione speciale della Marcia della pace Prugia Assisi si svolgerà nella notte fra il 23 e il 24 febbraio prossimo “contro tutte le guerre che continuano a devastare la famiglia umana”, in occasione del “tragico anniversario” della guerra in Ucraina.
    “Tra pochi giorni, il 24 febbraio – ricordano i promotori della PerugiAssisi – entreremo nel secondo anno di guerra in Ucraina senza che ci sia ancora un serio impegno internazionale per fermarla. Nel buio e nel freddo della notte, i partecipanti marceranno da Perugia ad Assisi portando, ciascuno, l’immagine del volto di una delle vittime, una fiaccola e la domanda incessante di pace, in solidarietà con tutte le vittime innocenti della guerra”.
    “Nella notte della guerra – scrivono i promotori della PerugiAssisi nel loro appello – non possiamo dormire sonni tranquilli. Rinnoviamo, dunque, il grido di don Tonino Bello e diciamo: In piedi costruttori di pace!”.
    Prima della partenza prevista alle ore 24.00 di giovedì 23 febbraio, i partecipanti si ritroveranno a Perugia alle ore 21.00, nella sala dei Notari del palazzo dei Priori, per un incontro di riflessione e proposta.
    Lo stesso giorno, ad Assisi, presso la sede del Comune, alle ore 10.00, si svolgerà un incontro di studio e formazione dedicato all’informazione in tempo di guerra, organizzato da Articolo 21.
    Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, il Comitato promotore della Marcia PerugiAssisi ha elaborato una dettagliata proposta politica per ottenere l’immediato Cessate-il-fuoco in Ucraina: “Ecco cosa può fare la politica”.
    “Abbiamo bisogno di interrogare la politica – scrivono i promotori della PerugiAssisi – e aprire un confronto aperto, pubblico, che stimoli l’impegno fattivo di tutti coloro che hanno la responsabilità e la facoltà di impedire l’irreparabile”.
    Con queste iniziative prende avvio la tre giorni di mobilitazione di Europe for Peace contro la guerra per chiedere un negoziato di pace.

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CATASTROFE SU CATASTROFE

Due articoli di Murat Cinar sul terribile terremoto che ha devastato la terra di popoli già martoriati da guerra, persecuzione etnica e politica, miseria

Murat Cinar

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Il Film: “Solo di passaggio”

La Convenzione per i diritti nel Mediterraneo
presenta
“SOLO DI PASSAGGIO”
Documentario realizzato dall’associzione libica “Al-Marsed”, con le testimonianze di migranti.


Il Documentario
Tra le iniziative del tavolo di lavoro “La mobilità umana internazionale come Diritto Inalienabile”, è stato deciso di presentare il documentario: “Solo di passaggio” realizzato da un’Associazione libica firmataria della Convenzione: “Al Marsed – Osservatorio di genere in situazione di crisi”, la cui missione è di aiutare le vittime di violenze ed abusi sessuali durante i conflitti.
D. Abbiamo chiesto all’Associazione Al Marsed da dove nasce l’idea di questo documentario.
R. L’inizio della nostra attività è stato durante la rivoluzione in Libia nel 2011, quando siamo rimasti scioccati dall’uso dello stupro da parte del regime come arma di guerra. C’è stato un ulteriore shock nello scoprire che le donne migranti che attraversano le terre libiche sono state sottoposte a stupro dall’inizio del viaggio, e anche dopo il loro arrivo in Europa. Così i volontari dell’Osservatorio si sono trovati a lottare anche per i diritti degli immigrati e a
migliorare le loro condizioni.
“Questo film è un ramo di un progetto più ampio che comprende l’acquisizione di testimonianze oculari di migranti che arrivano in Libia, da presentare ai tribunali della società civile (es. TPP, Tribunale Permanente dei Popoli) come
documentario e come testimonianza dei migranti sul calvario che hanno dovuto affrontare in questo periodo.
Abbiamo cercato di ottenere informazioni sui loro viaggi, se sono stati rapiti o maltrattati dalla mafia e dai gruppi armati che operano in questo paese, abbiamo anche chiesto perché queste persone hanno lasciato i loro paesi d’origine per fare il viaggio estenuante a nord del Sahara , se il motivo è economico o politico, inoltre abbiamo esaminato i problemi che devono affrontare i migranti quando sono in Libia e il loro viaggio via mare e quanto erano
vicini all’annegamento e al salvataggio, abbiamo anche chiesto come possiamo aiutare questi migranti quando la Libia stessa è afflitta dalla guerra civile e dai disordini politici, questi migranti possono restare qui o saranno deportati? E infine di chi è la colpa della loro attuale situazione disastrosa: è la Libia o sono i paesi europei che si sono
rifiutati di accettarli? Chi è responsabile in questa situazione?
Il film include la raccolta delle testimonianze di alcuni migranti e il tentativo di trovare le risposte alle domande che abbiamo posto.

Chi siamo
La Convenzione, firmata a Palermo il 19 marzo 2022 da sindaci, associazioni, personalità della società civile, attivisti di 20 Paesi del Mediterraneo, nasce per costruire dal basso una maggiore cooperazione culturale, sociale ed economica. L’ambizione è quella di fare del Mediterraneo un’area di pace, di sviluppo, di prosperità economica, di rispetto dei diritti umani.
Costruire una comunità fondata sui diritti e sulla responsabilità; eliminare le diseguaglianze; affermare il diritto alla democrazia e allo sviluppo sostenibile; condividere il bene comune; valorizzare l’inclusione sociale e l’integrazione; assumere le sofferenze dei migranti come nostre e contribuire alla realizzazione di un nuovo umanesimo, sono gli obiettivi.
La convenzione ha concordato di fondare il proprio orizzonte valoriale su:
la Fratellanza, la Libertà individuale e collettiva, la Pace, la Giustizia sociale e climatica, la Parità e l’identità di genere, la Difesa e il Governo dei beni comuni, la Valorizzazione della identità dei popoli del Mediterraneo, la Sovranità alimentare ed energetica, la Tutela dei più deboli ed emarginati.
Per definire piani di azione, la Convenzione ha istituito tavoli di lavoro per ognuna delle 14 Idee forza proposte.
Uno di questi tavoli è dedicato a “La mobilità umana internazionale come Diritto Inalienabile”

Per leggere il testo della Convenzione

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Frediani (Unione popolare – M4O): come e perche’ opporsi all’autonomia differenziata, incontro al circolo La Poderosa di Torino

dal sito Pressenza – Redazione Torino

Data: 3 febbraio 2023 alle ore 17.00
Luogo: Circolo culturale ‘La Poderosa’, via Salerno 15 a, Torino


Perché e come opporsi efficacemente all’autonomia differenziata?
L’autonomia proposta dalle destre frammenterà ancora di più un’Italia già lacerata e figlia delle diseguaglianze. Non vogliamo piccole repubbliche semi indipendenti in cui sanità, istruzione e infrastrutture dipendano dalle bizze delle Giunte in carica.

Ne parleremo venerdì alla “Poderosa” di Via Salerno 15a a Torino.

Parteciperanno:

Francesca Frediani, consigliera Regione Piemonte, M4O-Unione Popolare
Francesco Pallante, ordinario di Diritto costituzionale, Università di Torino
Gianfranco Viesti, ordinario di Economia Applicata, Università di Bari
Chiara Rivetti, segretaria Regionale Anaao Piemonte (Sindacato Medici e Dirigenti Sanitari)
Lorenzo Giustolisi, USB scuola, Torino

Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare – M4O Piemonte

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Il Consiglio dei Ministri approva, all’unanimità e tra gli applausi, il disegno di legge sull’autonomia differenziata. Un progetto eversivo dell’ordine costituzionale presentato dal Ministro contro il sud Calderoli. Il Governo in questo modo attenta all’unità nazionale.

La Premier da ora non è più la leader di Fratelli d’Italia ma dei traditori d’Italia. Il Sud resisterà e respingerà al mittente questo disegno dei poteri forti contro il popolo meridionale.

Metteremo in campo una resistenza e una lotta che ci condurrà alla vittoria contro chi vuole distruggere il nostro Mezzogiorno. Non passerete!

Luigi de Magistris

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Movimento studentesco: l’occupazione del Liceo Einstein di Torino continua

di Fabrizio Maffioletti (agenzia Pressenza)

Nonostante la tentata irruzione delle forze dell’ordine, gli studenti della sede di scienze umane e lingue in via Bologna del liceo Einstein, sono fermamente determinati a continuare

Purtroppo le forze dell’ordine questa mattina hanno tentato di fare irruzione nel liceo occupato dai ragazzi con episodi di violenza che non vorremmo vedere soprattutto sul suolo scolastico e in particolare in scuole in maggioranza frequentate da minorenni. Nel video si vede chiaramente che un agente utilizza un chokehold, una presa per la gola, su uno dei ragazzi.

All’nterno della scuola occupata si stanno svolgendo seminari ed incontri sul Tav, sul transfemminismo, sulla situazione palestinese, sul diritto all’abitare, sulla crisi climatica. Sono temi non trattati nella scuola ma che evidentemente i ragazzi sentono di dover approfondire collettivamente e questo è un preciso segnale.

Le motivazioni dell’occupazione sono quelle che mossero le manifestazioni dell’anno scorso, ovvero il PCTO (alternanza scuola-lavoro), una scuola che gli studenti vorrebbero diversa, più altri temi che si sono nel frattempo aggiunti: il Governo Meloni, il persistere della mancanza di interlocuzione con gli studenti, eredità dei Governi precedenti, e non ultime le dichiarazioni di Valditara sull’utilità dell’umiliazione, che, in tutta franchezza, ricordano il sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket.

Torino è secondo molti in prima linea nella repressione, anche violenta, del dissenso, l’episodio di questa mattina sembra collocarsi nel pieno di queste critiche, anche perché l’occupazione è stata nonviolenta, come tutte le occupazioni studentesche dell’anno scorso.

Mentre stiamo scrivendo sta iniziando un’assemblea con altri collettivi delle scuole torinesi per confrontarsi sulle motivazioni, condivisione e proseguo della lotta dell’Einstein.

2 video dell’irruzione della Polizia:

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