ANBAMED MAGGIO

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

31 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 150

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED                                                                                        

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

 96 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Duri bombardamenti in tutto il Donbas. Zelensky al vertice europeo: “più sanzioni a Mosca e più armi a noi”. Biden rifiuta di fornire missili di media gettata a Kiev. Unità di facciata a Bruxelles per l’embargo petrolifero contro la Russia.   

Nella rubrica approfondimenti, una scheda sul “Festival dei cittadini del Mediterraneo” e il programma delle 4 giornate di Catania, dal 2 al 5 giugno 2022.

Continua lo sciopero della fame solidale a staffetta per chiedere la liberazione di #AlaaAbdelFattah, attivista egiziano leader delle rivolte di piazza Tahrir. Oggi digiunano: Silvano Bertalot; Paola Bonsangue; Eliana Manca; Gianluca Diana; Nunzio Giannini; Carmela? Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Sostieni Anbamed

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Bic: ICRAITRRPDO

Titoli

Palestina Occupata: L’esercito israeliano attacca Jenin.

Egitto: uccisi in Sinai mercenari ceceni.

Siria: I miliziani siriani combatteranno a fianco degli invasori turchi contro i loro fratelli curdi.

Libia: Catturato al confine con il Niger un pericoloso jihadista.

Iran: Raissi mette in guardia Ankara dall’invasione di Siria e Iraq.

Sudan: Fine dello Stato d’emergenza.

Emirati: Amnesty International chiede la liberazione di 10 detenuti per fine pena.

Le notizie

Palestina occupata

Le truppe israeliane di occupazione hanno invaso nella notte il campo di Jenin. Migliaia di soldati sono impiegati per spezzare la resistenza di un popolo che rifiuta l’occupazione straniera della sua terra e rivendica libertà. La stampa palestinese racconta di scontri a fuoco tra gruppi di giovani armati e le forze israeliane. Non è la prima volta che l’esercito israeliano tenta di domare Jenin, ma sempre è fallito. Ci aveva tentato il macellaio Sharon radendo al suolo il campo profughi e adesso ci prova il governo Bennett. La politica di questo governo è quella della supremazia dell’uomo bianco contro i colonizzati: lo si è visto anche nei giorni scorsi durante le incursioni degli estremisti sciovinisti ebrei che gridavano a Gerusalemme e a Al-Khaleel (Hebron) “Morte agli arabi” e picchiavano vecchiette perché alzavano la bandiera palestinese. L’Apartheid di Tel Aviv non lo vedono però i benpensanti, che narrano ancora oggi della fantomatica democrazia israeliana. Anche in Francia durante la guerra in Algeria si votava, ma l’argomento non era al centro del dibattito politico.  

Egitto

L’Esercito egiziano ha comunicato di aver ucciso un cecchino ceceno, nell’ultima incursione a Sheikh Zoueid, nel nord est del Sinai. Tra il materiale sequestrato nel covo di “Beit Al-Maqdis” (il nome originale del gruppo, prima di cambiare nome in “Wilayat Sinai dello Stato Islamico”), vi erano riferimenti chiari ad un miliziano dei paesi caucasici (appunti, libri, video,…). L’emittente Al-Arabiya esclude però che siano stati trovati passaporti, che sarebbero stati la prova provata dell’esistenza di mercenari ceceni in Egitto a fianco di Daiesh-Sinai. 

Siria

Le milizie jihadiste e i reparti dell’esercito libero siriano sono pronti a partecipare all’offensiva delle truppe turche verso est, per occupare le zone sotto il controllo dei curdi. Secondo fonti delle milizie, le due città obiettivo dell’attacco turco sono Kobane e Tal Rifaat. L’esercito turco ha cominciato a smantellare le fortificazioni difensive, che avevano costruito in passato. Un comandante siriano dell’opposizione armata ha affermato che è in corso una mobilitazione generale dei miliziani. “L’artiglieria turca ha colpito le posizioni delle Forze democratiche siriane per tastare la loro reazione”. I combattenti curdi hanno fatto affluire rinforzi per la difesa del territorio autonomo, ma da soli non hanno la forza di respingere le aggressioni di Ankara e dei suoi alleati. Washington che si era servita dei curdi per combattere l’Isis adesso si limita a dichiarazioni che non fermano la mano assassina di Erdogan.

Libia

L’offensiva dell’esercito nazionale LNA nel sud del paese si è conclusa con l’uccisione un gruppo di terroristi di Daiesh (Isis) e la cattura di un capo dell’organizzazione, da tempo ricercato. Sono stati distrutti ad El-Gatrun, a sud del capoluogo Sebha, 6 veicoli 4×4 ruote motrici adatti per i movimenti nel deserto. L’aeronautica li ha bersagliati di missili aria-terra. Il pericoloso terrorista catturato è Nasser Tashani, fuggito da Sirte dopo la sua liberazione dall’Isis ed in precedenza aveva combattuto a Derna.  L’organizzazione terroristica è presente anche a Sabratha, sulla costa a 70 km ad ovest di Tripoli. I suoi adepti marciano pubblicamente in città con le bandiere nere issate sulle loro auto. Sabato scorso 28 maggio i terroristi hanno assassinato un giovane cantante popolare, Ahmed Bhour, davanti a casa sua con una raffica di mitra. Bhour era noto per la sua opposizione al jihadismo e nelle sue canzoni aveva sempre espresso la voglia di vivere in libertà.

Iran

Il presidente Raissi ha affermato che “la presenza di truppe straniere nei paesi del Vicino Oriente non aiuta a rafforzare la stabilità nella regione”. Il riferimento non è soltanto all’invasione dell’Afghanistan, ma affronta le interferenze militari turche in Siria e Iraq, due paesi dove l’influenza iraniana è molto forte e si scontra con l’attivismo di Ankara. Erdogan minaccia ogni giorno di invadere le zone dell’autonomia curda nel nord est della Siria e nella regione irachena di Sinjar.

Sudan

La giunta golpista ha rimosso lo Stato d’emergenza che aveva imposto il 25 ottobre 2021. È un tentativo di creare ponti con le forze politiche per la ripesa del dialogo ed ottenere così un riconoscimento politico. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU aveva emesso un comunicato domenica nel quale chiedeva la fine dello Stato d’emergenza e la ripresa del negoziato per la consegna del potere ad un governo civile. La manovra dei generali non è servita ad abbassare il tetto delle rivendicazioni del movimento popolare di protesta. Prima di avviare qualsiasi trattativa – hanno detto i leader della rivolta – devono essere rilasciati tutti i prigionieri politici e la predeterminazione dell’obiettivo del negoziato: la creazione di un governo civile ed il passaggio della direzione del Consiglio presidenziale ad un civile, com’era previsto nell’accordo del 2019.

Emirati

Amnesty International ha fatto appello al governo degli Emirati di liberare 10 detenuti che hanno concluso di scontare la pena inflitta. Questo gruppo fa parte del processo contro la Fratellanza Musulmana che ha visto alla sbarra oltre 90 accusati di appartenenza ad un’organizzazione vietata. Gli arresti sono avvenuti nel 2012 e le condanne a pene diverse nel 2013. Malgrado la fine pena, gli islamisti sono rimasti in carcere, senza che le autorità diano una spiegazione alle famiglie dei detenuti.

Approfondimento

Festival dei cittadini del Mediterraneo

Catania 2-5 giugno 2022

Si terrà a Catania dal 2 al 5 giugno, il Festival dei cittadini del Mediterraneo, risultato finale di un progetto europeo al quale Anbamed ha aderito come media partner. 

Si tratta di una manifestazione promossa dal Programma UE Med Dialogue for Rights and Equality e dal Comune di Catania in collaborazione con l’Università di Catania, ed è dedicato al Mediterraneo come destino comune e paradigma di convivenza e dialogo, per un futuro migliore oltre le frontiere.

Abbiamo il compito di dare massima divulgazione a chi ha a cuore questo genere di iniziative. 

Ci saranno circa 120 ospiti da tutto il Mediterraneo tra cui David Abulafia, Moni Ovadia, Patrick Zaki, Khaled Mansour, Paola Caridi, Laura Silvia Battaglia e tanti altri oltre a documentari, musica, danza, mostre, installazioni artistiche e così via.

Ecco il comunicato stampa:

A giugno 2022 arriva a Catania il Festival dei cittadini del Mediterraneo

Il festival è promosso dal Programma UE Med Dialogue for Rights and Equality e dal Comune di Catania edè dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il Nostro Mare come destino comune per un futuro migliore oltre le frontiere

Dal 2 al 5 giugno 2022 la città di Catania sarà protagonista della cultura e della cittadinanza mediterranea con il Festival dei cittadini del Mediterraneo. Società civile, dibattiti e arte nella Città dell’Elefante, evento internazionale con un ricco palinsesto di incontri, eventi, dibattiti, spettacoli, film, workshopmostre per quattro giorni molto intensi e vivaci aperti al pubblico che vorrà prenderne parte.

Perché il Festival dei cittadini del Mediterraneo

Il Festival dei cittadini del Mediterraneo è un evento che contribuisce a formare una cultura dell’impegno civico e a raccontare storie di cittadinanza attiva nel Mediterraneo, coinvolgendo associazioni, attivisti, scrittori, artisti, giornalisti, influencer, ricercatori, scuole e università, imprenditori, istituzioni ecc. È un evento che valorizza e incoraggia l’azione collettiva dei cittadini e la pratica della “cittadinanza in costruzione”, come abitanti di una regione omogenea nella sua natura complessa e intrinsecamente pluralista. Tutti gli incontri e le iniziative sono gratuiti e aperti al pubblico.

Cos’è il Festival dei cittadini del Mediterraneo

Il Festival (hashtag ufficiale #FCM22) affronterà diversi temi legati ai diritti, alle sfide della transizione ecologica, alla forza dell’innovazione, alla partecipazione ai cambiamenti geosocio-politici, alla crisi della democrazia e così via e lo farà con oltre 120 ospiti da tutte le sponde del Mediterraneo in più di 60 eventi in diverse location cittadine.

Questo Festival è un evento aperto – dichiara Gianluca Solera, team leader di Med Dialogue-  dedicato a tutti i cittadini impegnati a costruire un futuro migliore e un destino comune al di là delle frontiere, a coloro che credono che possiamo plasmare una comunità transnazionale, riconoscendo le nostre radici comuni nella diversità, condividendo sogni e interessi comuni, costruendo una cultura di diritti, democrazia e uguaglianza”.

Qualche anticipazione

Tra i nomi che interverranno in questa prima edizione di #FCM 2022: David Abulafia, tra i maggiori studiosi dell’Italia medievale e del Mediterraneo, l’attore e scrittore sefardita Moni Ovadia, l’attivista e scrittore egiziano Khaled Mansour, l’economista Leonardo Becchetti, i Sindaci di Tunisi e Betlemme. Saranno presenti (in videoconferenza) anche Patrick Zaki, studente e attivista egiziano tristemente celebre per il suo arresto senza processo regolare dal regime di Al Sisil’artista e fumettista Gianluca Costantini e Paola Caridi,giornalista e scrittrice esperta di Medio Oriente e molti altri ancora.

Per quanto riguarda gli spettacoli, Catania ospiterà la celebre cantante Maryam Saleh assieme al compositore libanese Zeid Hamdan, considerati tra i più interessanti musicisti del panorama musicale mediorientale, e la performance-DJ set del salentino Donpasta che il New York times ha definito uno dei più originali showman attivisti del cibo. Inoltre, la Compagnia di danza Zappalà darà il suo prezioso contributo il venerdì sera.

Al Palazzo della Cultura di Catania avremo poi modo di ammirare delle mostre estremamente originali e “inusuali” come quella di Sabine Rhétoré  artista e cartografa francese che esporrà la sua gigantesca mappa del Mediterraneo nel cortile del palazzo, che confonde la nostra percezione geografica riunendo magicamente i paesi del Mediterraneo; o anche quella di Corinne Silvavisual-artist britannica che affronta la questione del paesaggio in relazione alle pratiche coloniali, alla trasmissione della conoscenza, alla mitologia, al trauma e alla resistenza. Mentre alla GAM sarà possibile visitare Back way, mostra sulla migrazione a fumetti realizzata da 10 giovani fumettisti di talento diretti e seguiti dall’artista fumettista Gianluca Costantini.

Inoltre, sarà possibile partecipare gratuitamente alla visione gratuita di un’interessante scelta di documentari tra cui il pluripremiato For Sama del regista siriano Waad El KatheebShooting  the mafia, in onore della memoria della fotografa Letizia Battaglia recentemente scomparsa o L’urlo di Michelangelo Severgnini su uno dei capitoli più sanguinosi della storia recente, i centri di detenzione libici.

Catherine Cornet, che fa parte del team di direttori artistici del festival, afferma per concludere: «Durante giorni così ricchi di eventi e dibattiti, la società civile di Catania e i rappresentanti di tutto il Mediterraneo avranno finalmente l’opportunità di incontrarsi di nuovo dopo due anni di chiusura e di isolamento. Con oltre 120 ospiti che confluiranno da tantissimi paesi meridiani verso la città dell’Elefante, l’idea è anche quella di incoraggiare momenti di autentica condivisione e di felicità di stare insieme».

Per informazioni, interviste, inserimento in newsletter

contattare l’ufficio stampa del festival

Festival.MedCitizens@particip.com

o i referenti territoriali

Domenico Simone +39 346 414 0204 domsimone@icloud.com

Anita Magno +39 329 81 64 320 magnoanita@gmail.com

Seguiteci su

Facebook @FestivalMedCitizens

Instagram @festivalcittadinimediterraneo

Sito web Med Dialogue  

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

30 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 149

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED                                                                                              

Per ascoltare l’audio: Clicca qui

 Le vignette sono QUI

 95 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Zelensky visita Kharkiv, sotto attacco russo. Ha licenziato il capo della sicurezza della città. I negoziati sono fermi. Parlano le armi. I russi avanzano nel Donbass. E annunciano referendum sull’annessione, dopo la completa conquista. Moneta circolante è il rublo e i prefissi telefonici sono quelli russi.  

Nella rubrica approfondimenti, una scheda sul festival del libro per la pace e la nonviolenza, che si terrà a Roma dal 2 al 5 giugno.

Approfondimento

EireneFest – Festival del libro per la pace e la nonviolenza si terrà a Roma, nel quartiere San Lorenzo, dal 2 al 5 giugno.

Il programma è ora disponibile online! Troverai oltre 150 eventi fra presentazioni, tavole rotonde e convegni, ma anche proiezioni di documentari, mostre e laboratori per grandi e piccini.

­Tra gli ospiti previsti
Vandana Shiva

Attivista politica e ambientalista indiana, si è battuta per cambiare pratiche e paradigmi nell’agricoltura e nell’alimentazione. Tra i principali leader dell’International Forum on Globalization, si è occupata anche di questioni legate alla biodiversità, alla bioetica, alle implicazioni sociali, economiche e geopolitiche connesse all’uso di biotecnologie e ingegneria genetica.

Vandana Shiva ha confermato la sua partecipazione all’evento conclusivo del festival, lunedì 5 giugno ai Giardini del Verano.

In un mondo sempre più caotico, spersonalizzato, frenetico, disumano bisogna fermarsi a riflettere e cercare il senso profondo delle cose.

I libri hanno svolto spesso questa funzione, quella di suggerire una direzione.

In un’epoca di conflitti abbiamo bisogno dei libri per la pace e la nonviolenza: libri che ci consigliano, che ci guidano, che ci ispirano verso un mondo con al centro l’essere umano, le sue idee, i suoi sentimenti, le sue azioni verso un mondo migliore.

Invitiamo associazioni, istituzioni, case editrici, scrittori, giornalisti, personalità al fine di rendere questa proposta concreta e l’inizio di un cammino permanente e duraturo verso un’altra visione del mondo con al centro le persone, la solidarietà, il dialogo, la convergenza, i diritti umani, l’ambiente, la diversità.

A chi è rivolto il Festival

Innanzitutto invitiamo le case editrici e i loro autori, le scuole di ogni grado, l’associazionismo che si impegna per la pace, i diritti e la nonviolenza ad approfittare di un’occasione preziosa di interscambio e creazione di reti e relazioni.

Infine il festival vuole essere un momento di approfondimento delle tematiche della pace e la nonviolenza con il pubblico in generale.

Data

Il Festival del libro per la pace e la nonviolenza si svolgerà dal 2 al 5 Giugno 2022 a Roma.

Location

Il Festival si svolgerà nel quartiere romano di San Lorenzo, con una sede principale ai Giardini del Verano ma con sedi diffuse presso le sedi istituzionali, associative e culturali di un quartiere famoso per la sua vitalità, socialità e impegno.

Obiettivi

Il principale obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche proposte, di grande attualità. La cultura della nonviolenza, l’abolizione delle armi nucleari, l’aspirazione a un Mediterraneo di pace sono questioni cardine per passare dall’attuale preistoria a una storia pienamente umana. Per realizzare queste aspirazioni bisogna innanzitutto crederci e, in questo senso, l’incontro della popolazione con le realtà e le personalità che da sempre si muovono in questa direzione, è imprescindibile. Impensabili sono le sinergie che possono crearsi dall’incontro delle persone in un ambito creativo come quello di un festival. Imprevedibili possono essere le conseguenze, in un’epoca instabile e incerta come quella che stiamo vivendo. 

In secondo luogo, il festival ha l’obiettivo di dare alimento alle reti esistenti – e crearne di nuove – fra gli attori che lavorano per la costruzione della pace e di un mondo nonviolento, con lo sguardo rivolto al futuro, ma anche all’attualità.

Le tematiche del Festival

Stop alle armi nucleari

Il 22 gennaio del 2020 è stato ratificato il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari dell’ONU, dopo la realizzazione di una Campagna Internazionale (ICAN) che ha coinvolto oltre 500 attori sociali in diversi paesi e che ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 2017. In Italia questo evento di portata storica non ha avuto l’eco che meritava, nonostante gli sforzi della società civile pacifista; il nostro paese non ha firmato il Trattato ed è, a maggior ragione, necessario creare coscienza sociale sulla pericolosità di queste armi per l’umanità e il pianeta.

Cultura della nonviolenza, educazione nonviolenta

Nella storia della nonviolenza, troppo poco studiata nelle scuole, ci sono esperienze di diverse dimensioni disseminate su tutto il globo nelle diverse epoche. Siamo soliti riferirsi agli esempi del Mahatma Gandhi o di Martin Luther King per parlare di cultura nonviolenta e di risultati concreti della lotta sociale nonviolenta, ma esistono correnti di portata internazionale più vicine nel tempo, molto vitali e attive in vari campi come quella dell’Umanesimo Universalista di Silo, il Metodo MmE di Pat Patfoort, la CNV di Marshall Rosenberg, per fare qualche esempio.

In Italia, dove il pensiero e la pratica della nonviolenza hanno attraversato diversi ambiti, da quello più propriamente filosofico a quello più direttamente impegnato nei processi di trasformazione sociale e di risoluzione dei conflitti, alcune figure hanno valicato i confini nazionali, acquisendo una rilevanza internazionale, a partire, tra gli altri, da Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lanza del Vasto, Alex Langer. Ci sono inoltre moltissime esperienze di ricerca-azione volte alla risoluzione nonviolenta dei conflitti che rappresentano un bagaglio culturale inestimabile che merita un’adeguata visibilità. In questo ambito, l’adozione, nel quadro della ricerca-azione, di un approccio e di una metodologia nonviolenti, ha contraddistinto il pensiero e l’iniziativa di alcune figure di primo piano, in alcuni casi anche di spessore internazionale, della peace-research italiana, tra i quali, in particolare, Alberto L’Abate e Nanni Salio.

Le numerose esperienze pedagogiche innovative sviluppatesi in Italia e nel mondo fanno spesso riferimento alla nonviolenza ma, anche quando questo non sia esplicito si inquadrano nelle idee della pedagogia attiva, inclusiva e circolare che è evidentemente una pedagogia nonviolenta.

Mediterraneo, mare di pace

Non c’è bisogno di spendere molte parole per chiarire la necessità di rendere il Mediterraneo un luogo di pace e collaborazione. La cronaca degli ultimi decenni è fin troppo eloquente nel mostrare ciò che alcuni hanno cercato di non vedere. Le città-porto affacciate sul Mediterraneo hanno senza dubbio un diverso vissuto dell’attualità, come anche portano in sé l’esperienza del contatto con le altre culture che fin da tempi antichissimi hanno esplorato le nuove terre e incontrato i popoli dell’altra sponda, attraversando il mare. Oltre la cronaca e le vicende storiche, i legami culturali dei paesi affacciati sul Mediterraneo hanno radici profondissime che si manifestano in usi, costumi e fino all’etimologia delle parole che ci accompagnano ancora nelle diverse lingue. In questo senso il festival aderisce pienamente alla Campagna Mediterraneo mare di Pace.

Nondiscriminazione

All’interno del festival, il 2 di Giugno, si inserirà con le sue tradizionali attività la Festa della Repubblica Multietnica momento essenziale per ribadire la necessità di una Repubblica inclusiva, nondiscriminatoria, aperta alla diversità.

Cura del pianeta

La nonviolenza è, in questo momento storico, anche e soprattutto curare la nostra casa comune e spingere affinché la cura del pianeta sia una priorità assoluta per organismi internazionali, governi, istituzioni di ogni tipo fino ai singoli cittadini.

È urgente rispondere, anche sul piano culturale, alle richieste di ecologia sociale, di giustizia climatica, di qualità della vita.

Svolgimento del Festival

Il Festival comprenderà spazi fissi gratuiti per realtà editoriali, associazioni, comitati che ne condividano gli obiettivi. Tutte le realtà sono invitate al Comitato Promotore che è aperto, circolare, aperto alle proposte e inclusivo, come nella tradizione della nonviolenza. Tale Comitato Promotore sarà anche garante della continuità nel tempo.

Economia

Tutte le attività saranno gratuite e il Festival si avvale della collaborazione volontaria di esperti e persone comuni che vogliano dare una mano. Si stanno attivando specifiche campagne di crowfunding per coprire le spese, nella prospettiva di chiedere appoggio economico solo a realtà coerenti con le finalità del festival.

Patrocinio

Comune di Roma, Municipio II

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

29 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 148

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui 

Le vignette sono QUI94 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. I russi controllano la strategica città di Severodonetsk. Macron e Scholz telefonano a Putin. Per Mosca “L’esportazione di grano ucraino riprenderà quando finiranno le sanzioni contro la Russia”.

Sostieni Anbamed

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

28 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 147

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui 

Le vignette sono QUI93 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. La battaglia infuria nelle regioni orientali. Il governatore di Luhansk non esclude un parziale ritiro per evitare che le truppe ucraine siano accerchiate. Zelensky: situazione difficile.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

27 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 146

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

92 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Truppe russe avanzano nel Donbass. Biden disposto ad inviare a Kiev missili di lunga gettata. Non parte la trattativa per lo scambio di prigionieri e per la “guerra del grano”.  Draghi, dopo una telefonata con Putin: “Non vedo la fine di questo conflitto”.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

26 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 145

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio:   Clicca qui 

Le vignette sono QUI

91 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca fornirà il passaporto russo ai cittadini delle città occupate in Dombass. Bombardamenti russi su 40 città. La furia di Zelensky contro la Nato: “Non fa nulla di fronte all’aggressione russa”. Erdogan mercanteggia per approvare l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. Oggi lo chiamerà Macron.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

25 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 144

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: Clicca qui

Le vignette sono QUI

90 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Nel Donbass avanzano i russi. Colpiti ad Odessa altri depositi di armi fornite dai paesi occidentali. Orrore a Mariupol: 200 corpi in un rifugio. Mosca risponde all’allarme ONU sulle riserve alimentari mondiali: “Le navi straniere possono lasciare i porti ucraini”.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

24 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 143

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: Clicca qui

Le vignette sono QUI

Tre mesi di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca si dice disponibile alla ripesa delle trattative con Kiev. Zelensky: “Incontri soltanto con Putin”. Da Kharkiv e Mariupol rinforzi russi nel Donbass. A Davos è di scena l’ipocrisia: parlano di sanzioni, ma fanno affari con Mosca.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

23 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 142

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: Clicca qui

Le vignette sono QUI

88 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Bombardamenti su Kharkiv. I russi annunciano un referendum per il Donbass. Il Pentagono valuta l’invio di forze a difesa dell’ambasciata a Kiev.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

22 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 141

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

86 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca attacca e distrugge un carico di armi occidentali arrivato in Ucraina. I russi avanzano nel Donbass. Kiev vuole la liberazione dei soldati arresi a Mariupol. Da Mosca un secco “Niet”. Gazprom annuncia che metà dei clienti occidentali ha aperto conti in rublo. La quotazione della moneta russa avanza rispetto a dollaro e euro.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

20 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 139

Per informazioni e contatti manda un messaggio

Per ascoltare l’audio:

Le vignette sono QUI

85 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Le truppe russe avanzano ad ovest di Luhansk. Washington fornirà a Kiev missili anti navi, per bloccare il Mar Nero. Il Congresso ha approvato una pioggia di 40 miliardi di dollari per forniture militari all’Ucraina.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

20 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 139

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

85 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Le truppe russe avanzano ad ovest di Luhansk. Washington fornirà a Kiev missili anti navi, per bloccare il Mar Nero. Il Congresso ha approvato una pioggia di 40 miliardi di dollari per forniture militari all’Ucraina.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

19 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 138

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

84 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca ammette difficoltà, ma non si ferma. Bloccate le trattative. Biden caldeggia l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, ma Erdogan frena per ottenere la consegna degli oppositori curdi e caccia F-16 statunitensi. Mosca espelle diplomatici italiani.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

18 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 137

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

83 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Bombardati convogli di armi occidentali. Rischio condanne per terrorismo ai militari arresi a Mariupol ed evacuati nelle zone sotto il controllo dell’esercito russo. Mosca valuta il ritiro dagli organismi internazionali di sanità e commercio: OMS e WTO.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

17 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 136

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

82 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Evacuati i militari feriti dal complesso industriale di Azovstal. L’esercito ucraino riprende Kharkiv ed arriva al confine russo. Finlandia e Svezia confermano la richiesta di adesione alla Nato.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

15 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 134

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

80 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Iniziata l’offensiva per pendere il controllo delle acciaierie Azovstal. Combattimenti in tutta la regione orientale dell’Ucraina. Oggi riunione della Nato sull’adesione della Finlandia. Putin a Helsinky: “La fine della neutralità è un errore”. Erdogan mercanteggia l’approvazione con misure contro i curdi.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

14 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 133

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

79 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Controffensiva ucraina a Kharkiv. Silurata un’altra nave russa nel mar Nero. Prima telefonata del ministro della difesa USA, Austin a quello russo, Shoigu. Erdogan gela la Nato: “no all’adesione della Finlandia e Svezia”. Oggi vertice dell’Alleanza atlantica in Germania. Mosca taglia elettricità a Helsinky.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

13 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 132

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

78 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Attacco continuo alle acciaierie di Mariupol. Affondata una nave russa nel mar Nero. Si tratta per lo scambio di prigionieri di guerra russi con il salvacondotto per 30 soldati ucraini feriti ad Azovstal. Finlandia vota sì per l’entrata nella Nato. Mosca: “è una minaccia alla nostra sicurezza”. Gazprom chiude i rubinetti del gas per l’Europa occidentale. UE comincia il razionamento e aumenta il prezzo del metano. Decine di società europee aprono conti in rubli a Mosca. Euro ai minimi storici da 5 anni.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

12 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 131

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

77 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Offensiva russa contro le acciaierie di Azovstal. Attacco ucraino con missili su Belgorod, in Russia. Il Congresso USA approva aiuti militari per 40 miliardi di dollari a Kiev.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

11 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 130

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: CLICCA QUI

Le vignette sono QUI

76 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. La visita di Draghi a Washington non convince Biden sulle trattative con Putin. Da oggi arriverà meno gas russo in Europa occidentale, per decisione della Naftegas la società petrolifera ucraina e di Gazprom, quella russa.

Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo un articolo dell’amico palestinese dr. Dirar Taffeche sugli 8 villaggi che il governo israeliano intende demolire e cacciare gli abitanti per creare posto alle colonie ebraiche.

Approfondimento

Masafer Yatta:la storia degli 8 villaggi palestinesi da demolire

e degli oltre mille abitanti da cacciare dalle loro terre

Lo scorso 8 maggio 2022, l’esercito israeliano ha annunciato che il genio militare sta prendendo le misure e le tipologie delle abitazioni delle famiglie dei due sospettati per l’attentato di Elad, per essere poi demolite.

Questa pratica di buttare giù con i bulldozer le case dei palestinesi non è nuova. Vi ricordate la scena del film di Pontecorvo, “La battaglia di Algeri”?

Già al tempo dell’occupazione della Palestina storica, nel 1948, 500 villaggi palestinesi erano stati rasi al suolo. Si stima che le abitazioni distrutte sono state 170 mila. Un milione di palestinesi cacciato dalla propria terra e trasformato in profughi.

Le demolizioni delle case dei palestinesi vengono messe in atto con vari pretesti: a) mancanza di licenza edilizia nelle zone sotto il controllo amministrativo dell’esercito di occupazione, secondo la definizione dei famigerati accodi di Oslo (la zona C);

b) zona militare o di interesse di sicurezza;

c)Punizione collettiva per le famiglie di attentatori, come azione di deterrenza contro la resistenza. In molti casi, la demolizione è seguita dal divieto di ricostruzione o addirittura della confisca de terreno.

Dal 2004, sono state distrutte per punizione collettiva 269 case, cacciando 1300 persone tra i quali 161 minori.

Il sito israeliano NRJ ha citato una frase dell’ex premier Netanyahu nella quale si vantava che il suo governo ha demolito mille case palestinesi nel solo 2016, perché “le case palestinesi sono un cancro che va estirpato”. Molte delle case demolito ricadevano nelle aree definite A negli accordi di Oslo, cioè sotto l’amministrazione civile e di sicurezza dell’ANP.

A Gerusalemme in particolare la politica delle confische e delle demolizioni ha l’obiettivo di cacciare gi abitanti palestinesi dai loro quartieri, per creare colonie ebraiche e rendere irreversibile l’annessione di Gerusalemme Est, territorio occupato nel 1967 e secondo il diritto internazionale appartenente al futuro Stato palestinese.

La politica delle demolizioni e dello sfollamento tocca anche la popolazione beduina, sia in Cisgiordania che all’interno di Israele.

Secondo la legge militare israeliana le demolizioni sono atti amministrativi che non hanno bisogno di una sentenza del tribunale e non è necessario dimostrare prove.

In questo articolo, l’amico dr. Dirar Taffeche esamina con l’elencazione di una serie di articoli presi dalla stampa israeliana il caso degli otto villaggi di Masafer Yatta, che qualche giorno fa il Tribunale israeliano ha respinto tutti i ricorsi degli abitanti e in breve tempo le truppe di occupazione procederanno alla demolizione e la cacciata degli abitanti con il pretesto della costruzione di un poligono di tiro, in realtà i terreni saranno ceduti per la costruzione di colonie e l’allargamento di altre già esistenti, per ospitare ebrei israeliani nati e vissuti altrove; la Palestina non l’avevano mai vista prima.

La redazione

“L’Alta Corte di Giustizia ha approvato mercoledì lo sgombero di circa 1.000 palestinesi da otto villaggi nel sud della Cisgiordania, dopo una disputa legale durata due decenni sulla terra che è stata riutilizzata dall’esercito israeliano come zona di tiro e dove i palestinesi hanno vissuto generazioni.” 

“I giudici David Mintz, Ofer Grosskopf e Isaac Amit hanno respinto le affermazioni dei firmatari palestinesi secondo cui vivevano nell’area di Masafer Yatta vicino a Hebron prima che fosse dichiarata zona di tiro militare nel 1981. Ciascuno dei firmatari è stato condannato a pagare 20.000 shekel ($ 5.900) nelle spese”.

“Inoltre, la Corte Suprema ha respinto l’affermazione secondo cui trasformare l’area in una zona militare chiusa fosse contraria al diritto internazionale e ha affermato che quando il diritto internazionale contraddice il diritto israeliano, quest’ultimo prevale”.

Quanto sopra citato, è riportato da Haaretz il 5.5.2022 col titolo:Israeli Top Court Approves Eviction of Eight Palestinian Villages After Decades-long Battle

Ma io ho un fascicolo per storia di Masafer Yatta dal quale annoto i seguenti articoli di quotidiani israeliani. Da queti:

1- Nell’aprile e nel maggio 1967, una decina di persone che vivevano nel villaggio di Jinba, nel sud della Cisgiordania, allora parte del regno giordano, furono convocate alla stazione di polizia giordana. Non erano sospettati di aver fatto nulla di male: anzi. Furono chiamati a ricevere un risarcimento per le loro case, che erano state danneggiate o distrutte nell’assalto israeliano del 13 novembre 1966, diretto anche contro Khirbet al-Markaz e principalmente contro il villaggio di Samu.

Haaretz 27.4.2021, Titolo: Israel Blew Up Their Houses in 1966. Now It Claims Their Village Never Existed)

2- C’è una Colonia nel sud di Hebron nella quale è presente:

L’accademia premilitare religiosa di Beit Yatir (vedi mappa) si trova a pochi chilometri a sud di Avigail, un insediamento di 12 famiglie e uno dei 26 avamposti illegali che l’IDF si prepara a evacuare. Sia Beit Yatir, tecnicamente all’interno della linea verde, sia Avigail, situata al di fuori di essa ……..  Le circa quattro dozzine di studenti iscritti all’accademia sono i futuri soldati, come gli abitanti di Avigail, credono che il popolo ebraico – sotto Dio’ s stretta guida – sono entrati in una nuova era della storia radicalmente unica. … Ogni anno circa 700 laureati si arruolano nell’IDF. Questi laureati, che vedono il servizio militare come un comandamento dato da Dio della massima importanza, sono altamente motivati”.

Jpost del 3.11.2007. Titolo: Too ideologically close for comfort at Beit Yatir

3- “Yitzhak Bart … Martedì scorso, ha rappresentato con entusiasmo lo stato e l’esercito israeliano in tribunale per la loro richiesta di demolire otto villaggi palestinesi della Cisgiordania a Masafer Yatta, un gruppo di villaggi palestinesi nelle colline a sud di Hebron, in modo che l’addestramento militare possa essere condotto nell’area”

“La rimozione dei palestinesi era precisamente l’intenzione del ministro dell’agricoltura nei primi anni 1980 Ariel Sharon. Prevenire la diffusione degli arabi nell’area richiedeva che fosse dichiarata zona di tiro, sharon ha detto all’esercito, secondo i verbali di una riunione del 1981 del Comitato ministeriale per gli affari degli insediamenti”.

“Un’altra misura per fermare lo sviluppo naturale è stato il trasferimento delle riserve di terra palestinesi e delle fonti d’acqua agli insediamenti, che sono illegali secondo il diritto internazionale. Nei primi anni 1980, Israele ha costruito gli insediamenti di Carmel, Maon, Metzadot Yehuda e Susya nella zona di Masafer Yatta” ……. “Bart è un residente dell’insediamento di Neveh Daniel, a est di Betlemme, nel blocco di Gush Etzion.”

Haaretz del 22.3.2022. Titolo: When the Judge Ruling on the Fate of Palestinians Is Himself a Settler

Dirar Taffeche

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

10 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 129

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

75 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Putin accusa la Nato di minacciare la sicurezza della Russia. Macron sostiene che non si può costruire la pace umiliando Mosca. Nuove sanzioni, ma l’Europa non può fare a meno nel beve termine del petrolio e gas russi. Quello offerto da USA, Australia e Qatar costa troppo e richiede tempo per essere attuato. Nel frattempo i poveri continuano a morire sul fronte e sotto le macerie.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

9 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 128

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

74 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. A Mosca oggi la grande parata per commemorare la vittoria sul nazismo. Atteso un discorso di Putin. A Lugansk, bombe russe su una scuola: 60 bambini uccisi. Annunciate nuove sanzioni di Londra contro Mosca e Borrell in un’intervista propone l’uso delle riserve russe di valuta estera depositate nelle banche mondiali per la ricostruzione dell’Ucraina. Da Mosca ribattono: è una rapina a mano armata. Il Giappone scettico sull’embargo contro il petrolio russo.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

8 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 127

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

73 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Completata l’evacuazione dei civili dalle acciaierie di Azovstal. I militari assediati lanciano un appello: “Non lasciateci uccidere!”. Combattimenti nell’est ucraino. Missili nella notte su Odessa. Putin accusa Biden: “È in guerra contro di noi”.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

7 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 126

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

72 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Continua l’evacuazione dei civili dalle acciaierie di Azovstal, a Mariupol. Trattative per la resa dei militari assediati. Il presidente di turno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rilasciato una dichiarazione concordata sulla situazione ucraina: “preoccupazione per la pace e la sicurezza ed un impegno per una soluzione negoziata”.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

6 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 125

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

71 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. dovrebbe cominciare oggi l’evacuazione dei civili da Azovstal. Appello del battaglione Azov ad Erdogan per garantire l’evacuazione dei militari con le loro armi, senza resa ai soldati russi assedianti. Allarme per i bombardamenti aerei in tutto il paese. Stallo delle diplomazie.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

5 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 124

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

70 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca chiude gli uffici di Amnesty International. L’UE non si mette d’accordo sulle sanzioni. L’embargo petrolifero a rilento. A Leopoli scarseggiano acqua e elettricità. Una notte di inferno alle acciaierie Azovstal di Mariupol e poi una tregua di tre giorni per l’evacuazione. Secondo Mosca, dentro ci sarebbero mercenari israeliani.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

4 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 123

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

69 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Ripreso il bombardamento sul complesso di Azovstal dopo l’evacuazione dei civili. Raid aerei a Leopoli. Putin ha firmato un decreto per rispondere alle nazioni classificate ostili. L’UE sta preparando un altro pacchetto di sanzioni.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

3 maggio 2022. Nella giornata internazionale per la libertà di stampa, un appello per Julian Assange.

Rassegna anno III/n. 122

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

68 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Rallenta l’evacuazione dei civili a Mariupol. I russi dicono che all’interno ci sono mercenari di paesi Nato e Kiev li accusa di bombardare le acciaierie per creare tensioni. La Casa Bianca, dopo l’esportazione della democrazia, che abbiamo visto i suoi effetti in Iraq e Afghanistan, parla adesso di “armi per la libertà”. Il Vaticano media: “Il Papa pronto ad incontrare Putin a Mosca”.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< <<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

2 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 121

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

67 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. È cominciata l’evacuazione dei civili, a cura dell’ONU, dalle acciaierie di Azovstal. Un incendio in un altro deposito di carburanti russo vicino ai confini. Lavrov conferma che la guerra non finirà il 9 maggio, data simbolo della vittoria conto i nazisti, precedentemente annunciata da Putin.  

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

1° maggio 2022. Buona Festa dei lavoratori.

Rassegna anno III/n. 120

Per informazioni e contatti manda un messaggio

e visita il sito: ANBAMED

Per ascoltare l’audio: clicca qui

Le vignette sono QUI

66 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Missili di Mosca hanno distrutto l’aeroporto di Odessa. Evacuati pochi civili dalle acciaierie di Mariupol. Caccia di Kiev bombardano Kherson, occupata dai militari russi. Mosca accusa la Nato di ostacolare le trattative per raggiungere una soluzione politica, cioè la resa. Sfuma la “vittoria” annunciata per la data simbolo del 9 di maggio. La guerra durerà a lungo, fino al 2023, dicono i servizi britannici. I profughi sono 5 milioni e mezzo. Gli sfollati interni oltre i 12 milioni. Una sofferenza immensa.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *